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Banca Generali ha sviluppato una strategia di sostenibilità finalizzata a una crescita duratura nel tempo e fondata sulla valorizzazione delle persone, sulla sensibilità al contesto sociale e sulla riduzione degli impatti ambientali. 

Il nostro obiettivo
Finanza sostenibile

Al fine di accrescere la soddisfazione dei clienti e la fiducia che gli stessi ripongono nel brand, Banca Generali impronta, inoltre, la relazione con i propri investitori sulla massima trasparenza, coinvolgendoli e rendendoli consapevoli delle decisioni di investimento da compiere con l’obiettivo di massimizzare la creazione di valore condiviso.  

Informativa resa ai sensi del Regolamento (UE) 2019/2088 relativo all’informativa sulla sostenibilità nel settore dei servizi finanziari (“Regolamento 2088”)

Nel maggio 2018 l’Unione europea ha avviato un processo di trasformazione profonda del mercato finanziario, ridefinendo il suo significato in base al ruolo cruciale che il settore svolge nel raggiungimento di un’Europa sostenibile, come peraltro dichiarato nell’EU Green Deal e nel Piano d’azione per finanziare la crescita sostenibile. In tale contesto, il cambiamento sistemico in atto è guidato dal Regolamento 2088, il cui obiettivo è migliorare e armonizzare a livello europeo l’informativa destinata agli investitori finali da parte dei partecipanti ai mercati finanziari e dei consulenti finanziari circa il loro approccio all’integrazione dei rischi di sostenibilità e alla considerazione degli effetti negativi per la sostenibilità nei rispettivi processi decisionali in materia di investimenti e processi di consulenza. Per "rischi di sostenibilità" si intendono i rischi connessi a fattori ambientali, sociali o di governance (environmental, social, governance o ESG) al verificarsi dei quali potrebbe conseguire un significativo impatto negativo, effettivo o potenziale, sul valore dell’investimento.

Con l’intento di rafforzare le proprie pratiche d’investimento responsabile e sostenibile, Banca Generali pone al centro del proprio processo d’investimento oltre al rendimento finanziario anche le tematiche ambientali, sociali e di governance tra cui il rispetto dei diritti umani, la valorizzazione del personale e le questioni relative alla lotta alla corruzione attiva e passiva (i cosiddetti fattori di sostenibilità). A tal fine Banca Generali ha adottato una Politica d’Investimento Responsabile (la “Policy”) allineata ai principi sanciti nella “Carta degli Impegni di Sostenibilità” nel Codice Interno di Comportamento, nonché nella propria Sustainability Policy.

La Policy definisce l’approccio di Banca Generali all’integrazione dei rischi di sostenibilità e alla considerazione dei relativi  effetti negativi con riguardo ai cosiddetti “servizi finanziari”  di (i) gestione di portafogli e (ii) “consulenza finanziaria”, ovvero consulenza in materia di investimenti e su prodotti di investimento assicurativi (IBIP).  Le procedure e le metodologie che la Banca intende adottare vengono sviluppate, anche con il contributo di advisory esterna, nell’ottica di dotare la Banca di un processo decisionale relativo agli investimenti che tenga conto sia di parametri finanziari che non finanziari, per una valutazione delle società verso cui si indirizzano gli investimenti (cd. Investee company).

Le principali misure attuative prevedono quanto segue:

  • integrazione dei rischi di sostenibilità e dei fattori di sostenibilità nel processo decisionale relativo agli investimenti e nel processo di Consulenza Finanziaria, con l'obiettivo, da un lato, di monitorare e gestire eventuali impatti negativi sul valore degli investimenti derivanti da condizioni di tipo ambientale, sociale e di governance, e dall’altro lato, di considerare le esternalità negative degli investimenti sui fattori di sostenibilità;
  • sviluppo di un’offerta caratterizzata da investimenti volti a generare un impatto sociale e ambientale positivo per la società e l'ambiente, contribuendo al raggiungimento dei target degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite;
  • consolidamento di una comunicazione trasparente volta a divulgare in maniera chiara, accurata e concisa le informative in materia di sostenibilità di natura finanziaria a tutti i principali stakeholders (ovvero istituzioni, associazioni nazionali e internazionali, mercati finanziari, analisti).

Informativa sulla integrazione dei rischi di sostenibilità nei processi decisionali di investimento e nei processi di consulenza finanziaria

La Banca ritiene che l’integrazione dei rischi di sostenibilità nei processi decisionali relativi agli investimenti e nei processi di consulenza finanziaria sia necessaria per una sempre migliore comprensione del contesto in cui essa opera, una più consapevole assunzione del rischio e, in definitiva, una maggiore capacità di dare risposta alle esigenze del mercato.

L’approccio all’integrazione dei rischi di sostenibilità è funzionale a individuare e presidiare, in occasione della prestazione dei menzionati, quei fattori di tipo ambientale, sociale e di governance, che se si verificano, potrebbero avere un significativo effetto negativo sul valore dell’investimento.

La Banca considererà i rischi di sostenibilità in occasione della prestazione dei servizi di gestione di portafogli e di consulenza finanziaria quando prende decisioni di investimento, durante la gestione degli investimenti esistenti e quando fornisce raccomandazioni di investimento.

Gli indicatori di rischio utilizzati dalla Banca per integrare i rischi di sostenibilità nelle decisioni di investimento e nei processi di consulenza finanziaria possono essere di natura sia quantitativa che qualitativa, e misurano i rischi che potrebbero derivare dai fattori di sostenibilità di volta in volta considerati, quali in via esemplificativa:

  • rischi di sostenibilità specifici della controparte: si intende il rischio di un impatto negativo sul valore dell’investimento derivante, ad esempio, da un danno reputazionale o da sanzioni a carico dell’emittente per violazione di leggi. Altri esempi includono rischi fisici e rischi di transizione causati, ad es. dai cambiamenti climatici;
  • rischi sistemici relativi alla sostenibilità: si intendono i rischi di impatti negativi sul valore dell’investimento derivanti, ad esempio, da eventi catastrofali estremi (es pandemie, alluvioni) che hanno un effetto sulla stabilità finanziaria e sull’economia reale.

Informativa sugli effetti negativi per la sostenibilità

Banca Generali integra le analisi tradizionali con la considerazione degli effetti negativi delle decisioni di investimento sui fattori di sostenibilità, anche al fine di valutare e gestire i rischi a cui la Banca potrebbe essere esposta per effetto di tali decisioni (ad es. rischio reputazionale).

A tal fine, in attesa della definizione di un quadro normativo puntuale nonché di una prassi di riferimento che consenta di mappare, classificare e ordinare secondo priorità i principali effetti negativi degli investimenti sui fattori di sostenibilità, la Banca ha avviato un processo di analisi approfondita delle società oggetto di investimento, che ne consenta una valutazione anche in base agli effetti negativi che un investimento nelle stesse potrebbe avere sui fattori di sostenibilità.

Allo scopo di effettuare tale analisi, la Banca ha adottato un’azione di screening volta ad analizzare l’universo investibile, identificando, valutando e monitorando le aziende che operano in settori controversi o coinvolte in comportamenti controversi. Detta attività di screening si struttura su due livelli, ognuno dei quali è rappresentativo delle attività condotte sulle aziende che vengono ricomprese all’interno degli stessi:

  • Restricted List, al fine di escludere gli investimenti in determinate società; l’esclusione può essere:
    • totale: gli investimenti nelle società presenti nella lista vengono del tutto preclusi (a titolo non esaustivo, ad esempio per società direttamente coinvolte nel mercato delle armi controverse ovvero coinvolte in violazioni gravi e/o sistematiche dello United Nations Global Compact)
    • parziale: l’esclusione è subordinata alla percentuale di fatturato che un’azienda ricava da alcune attività ritenute controverse quali, in via esemplificativa, la produzione di armi convenzionali, il tabacco e il carbone.

      La Banca, anche al fine di ottimizzare la gestione dei rischi di sostenibilità, potrà sia valutare di volta in volta se includere altri settori che a suo giudizio possono avere un elevato impatto sui fattori di sostenibilità, che modificare le liste di riferimento, effettuando  talune eccezioni sulle società inserite nella Restricted List, nel caso di motivate circostanze.

      Con riferimento agli Organismi di Investimento Collettivo di Risparmio (c.d. OICR) oggetto dei servizi, la Banca esclude di regola dall’universo di riferimento (Restricted List) i prodotti gestiti da Asset Managers che, nelle proprie decisioni di investimento, non integrano la considerazione degli effetti negativi sui fattori di sostenibilità.
  • Watch List, al fine di tenere sotto osservazione aziende implicate in controversie che evidenzino alcune pratiche scarsamente presidiate e con effetti potenzialmente negativi sui fattori di sostenibilità, in quanto – ad esempio – direttamente coinvolte nel mercato delle Armi Nucleari; indirettamente coinvolte nel mercato delle munizioni a grappolo, mine antiuomo e/o armi biologiche/chimiche; coinvolte in controversie ai sensi dello United Nations Global Compact (UNGC) non caratterizzate da gravità e sistematicità.

In linea con gli impegni di cui sopra, Banca Generali si impegna a promuovere progressivamente la transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio, integrando la dimensione sociale nella strategia per il clima e divulgando i rischi e le opportunità associate al cambiamento climatico. A tali fini, Banca Generali:

  • monitora l'esposizione del portafoglio alle società ad alta intensità di carbonio;
  • integra le strategie di investimento volte a gestire e ridurre le emissioni di carbonio del portafoglio;
  • integra strategie di investimento volte a promuovere investimenti verdi/sostenibili.

Con riferimento all’integrazione delle questioni relative alla sostenibilità nelle pratiche di voto la Banca, in qualità di gestore attivo, si è avvalsa della facoltà di cui all’articolo 124-quinquies comma 3 del Testo Unico della Finanza e non esercita il diritto di voto inerente agli strumenti finanziari depositati presso la Banca nell’ambito delle gestioni di portafogli, fatta salva la facoltà del cliente di conferire alla Banca la rappresentanza per l’esercizio dei diritti di voto inerenti agli strumenti finanziari in gestione, mediante procura da rilasciarsi per iscritto e per singole assemblee regolarmente convocate, nel rispetto dei limiti e con le modalità stabiliti dalla vigente normativa. In questi casi, nell’esercizio di tali diritti, la Banca considera i fattori di sostenibilità attenendosi ai principi ed ai criteri contenuti nella Policy.

I processi decisionali in materia di investimenti e i processi di consulenza finanziaria adottati dalla Banca sono in linea con gli impegni esterni assunti dalla capogruppo Assicurazioni Generali mediante la sottoscrizione di iniziative internazionali quali il Global Compact e i Principles for Responsible Investments delle Nazioni Unite.

Inoltre in conformità con quanto previsto dall’articolo 4 del Regolamento (UE) 2019/2088, Banca Generali integra le analisi tradizionali con la considerazione degli effetti negativi delle decisioni di investimento sui fattori di sostenibilità in occasione della prestazione dei servizi di gestione di portafogli.
Nello specifico predispone una dichiarazione in linea con gli standard tecnici e secondo le modalità definite dal Regolamento (UE) 2022/1288: tale dichiarazione illustra l'impegno della Banca a integrare le analisi finanziarie dei profili di rischio/rendimento degli investimenti offerti alla propria clientela attraverso l’adozione di opportune metodologie per la valutazione dei principali effetti negativi prodotti dalle decisioni di investimento sui fattori ambientali e sociali, le azioni intraprese e quelle che la Banca intende intraprendere per mitigare i principali impatti negativi identificati.


Per maggiori informazioni si prega di consultare il link. 

Informativa sulle politiche di remunerazione relativamente all’integrazione dei rischi di sostenibilità

Banca Generali nel perseguire una crescita sostenibile a lungo termine, integra la sostenibilità nella propria visione strategica nel rispetto delle norme e degli interessi dei propri stakeholders.

La creazione di valore sostenibile nel lungo periodo è uno tra gli elementi fondanti delle politiche di remunerazione del Gruppo che, attraverso adeguati sistemi di incentivazione annuali e pluriennali, erogati in parte in contanti e in parte in azioni su un arco di tempo pluriennale, inclusivi di obiettivi direttamente correlati alle tematiche di sostenibilità, garantiscono una remunerazione competitiva a fronte di una performance e di una crescita sostenibili nel tempo.

In linea con la Policy, la Banca integra i rischi di sostenibilità all’interno delle forme di remunerazione collegate alla performance del Gruppo Bancario. In aggiunta a quanto sopra è prevista inoltre la riduzione, l’azzeramento o la restituzione, anche parziale, della parte di remunerazione variabile corrisposta in caso di violazione delle norme in materia di finanza sostenibile, secondo i meccanismi di correzione ex-post quali malus e claw-back.

RELAZIONE SULLA REMUNERAZIONE

Informativa sulle linee di investimento che promuovono caratteristiche ambientali o sociali e che hanno come obiettivo investimenti sostenibili

L’approccio alle decisioni di investimento viene declinato a seconda delle specificità del prodotto interessato.

Di seguito l’elenco dei Servizi di Gestione di Portafogli e delle relative linee di investimento che promuovono caratteristiche ambientali o sociali (ex art. 8 Regolamento 2088) , le cui strategie d’investimento vengono integrate con misure addizionali sotto dettagliate:

Ai sensi del Regolamento (UE) 2019/2088 Banca Generali pubblica e mantiene sul proprio sul sito internet al seguente link, nella sezione «Informativa sulla sostenibilità», le informazioni sulla trasparenza della promozione di caratteristiche ambientali o sociali dei Servizi di Gestioni di Portafogli BG Solution, BG Solution Top Client  e BG Solution Special e delle relative linee di investimento classificate ai sensi dell’articolo 8 del Regolamento (UE) 2019/2088 redatte in conformità con quanto previsto dal Regolamento (UE) 2022/1288.

Scopri

In particolare, l’approccio alle decisioni di investimento viene declinato a seconda delle specificità del prodotto finanziario; se un prodotto finanziario promuove, tra le altre, caratteristiche ambientali o sociali (ex art. 8 Regolamento 2088) o se ha come obiettivo investimenti sostenibili (ex art. 9 Regolamento 2088), la selezione degli strumenti finanziari risponde a valutazioni economiche e finanziarie integrate con parametri sociali, ambientali e di buon governo allineati ai framework internazionali più autorevoli e riconosciuti in materia di reporting e rating ESG e allineati agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite.

In particolare, la metodologia prevede la valutazione complessiva della sostenibilità degli strumenti finanziari in portafoglio, attribuendo loro un punteggio su una scala da 1 a 5, sulla base di informazioni fornite da advisor o data provider esterni riconosciuti sul mercato. Il punteggio è determinato confrontando le performance ESG di un emittente con quelle di emittenti del medesimo settore nonché, nel caso di fondi comuni di investimento e SICAV, avuto riguardo all’impegno istituzionale e alla strategia perseguita dal gestore nel considerare la sostenibilità nelle decisioni d’investimento. Almeno il 75% del valore del portafoglio - esclusa la liquidità - è investito in sottostanti con un punteggio di sostenibilità pari ad almeno 3; sono inoltre esclusi sottostanti con un punteggio inferiore a 2,5. Il punteggio di sostenibilità complessivo del portafoglio, calcolato come media ponderata di tutti sottostanti esclusa la liquidità, è pari ad almeno 3. Si specifica che punteggi con le stesse ratio sono equiparabili, anche se rapportati ad una possibile diversa scala di punteggio. A questa metodologia viene associata l’identificazione delle controversie ESG rilevanti, che consenta di individuare il motivo dell’infrazione, le cause che lo hanno generato e le misure prese per affrontare e risolvere il problema.

Informativa sulle rendicontazioni periodiche delle Linee di Investimento che promuovono caratteristiche ambientali o sociali

Banca Generali fornisce inoltre nelle rendicontazioni periodiche, ai sensi dell’articolo 11 del Regolamento 2088, una descrizione di come le caratteristiche ambientali e/o sociali sono state conseguite nell’ambito della prestazione del servizio di gestione di portafoglio.