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La moda PE 2025

Le collezioni Primavera-Estate 2025 esplorano innovazione, eleganza e sostenibilità.

Design innovativi e sovversivi, abiti dall’eleganza sublime, soluzioni che confermano un approccio pian piano sempre più sostenibile nell’industria del lusso: le collezioni Primavera-Estate 2025 mostrano con chiarezza la direzione del sistema moda. Ad amplificare i messaggi sono state le sfilate avvenute durante le fashion week di New York, Londra, Milano e Parigi, le cui passerelle sono state fonte di ispirazione e meraviglia. Ripercorriamo alcune delle collezioni più significative, tra innovazione, eleganza e sostenibilità.

L’innovazione

Creativa quanto geniale, la nuova collezione Coperni Primavera-Estate 2025 ha portato in passerella la magia del mondo Disney. D’altronde, è proprio a Disneyland Paris che si è tenuta la sfilata, che ha chiuso la PFW con un fashion show fuori calendario. Gli abiti sono sontuosi e principeschi, ma è stata una scarpa a rubare tutta l’attenzione: una slingback nera dalla punta arrotondata e con due grandi inserti bombati ai lati. Impossibile non riconoscerli, sono proprio le orecchie di Mickey Mouse.

Alla Milano Fashion Week, l’innovazione artistica è passata invece per il DNA sovversivo della maison Moschino. Con la direzione creativa di Adrian Appiolaza, è stata di nuovo una scarpa a far parlare di sé: una semplice décolleté col tacco sulla quale sono stati applicati un’infinità di sticker colorati. Proprio quelli utilizzati per i prezzi, ma stavolta senza alcuna dicitura numerica. A New York, il brand più innovativo si è confermato essere Collina Strada, diretto dall’eccentrica stilista Hillary Taymour che, oltre a tenere la sfilata in un cimitero, ha portato in passerella anche tosaerba e inusuali borse a forma di lucertola. Gli abiti fondono i colori della natura in un crescendo di capi streetwear e vestiti genderless e versatili. "Nell'intensità di questo anno elettorale globale – aveva raccontato la designer nel comunicato stampa – mi sono ritrovata a desiderare di riconnettermi con l'essenziale. La collezione PE25 vuole essere un promemoria per sfuggire alle distrazioni che emergono dai nostri telefoni e riconnettersi con ciò che conta davvero."

L’eleganza

Questa stagione, il lusso ha senza dubbio raggiunto la massima espressione con la borsa protagonista della sfilata Rabanne PE25 a Parigi. Un prezzo da capogiro: 250mila euro per l’accessorio con cui il direttore creativo Julien Dossena ha reinterpretato – in una nuova versione in oro 18 carati – la Nano Bag 1969. Una scelta insolita ma comunque ben motivata: si è trattato di un lussuosissimo omaggio all’abito che Paco Rabanne in persona realizzò nel 1968 per Françoise Hardy con ben 9 chili di oro.

A Londra è invece tornata in scena l’eleganza glamour e sensuale di Nensi Dojaka, la stilista albanese nota per i sofisticati cut-out che sono diventati la sua signature. Reggiseni a triangolo e spalline incrociate regalano un sogno nello spirito di una femminilità decisa e sicura di sé, stemperata dalla delicatezza di colori tenui come il beige, il lapis e le tonalità pastello.

Quando l’eleganza incontra la necessità di riflettere sulla realtà, il messaggio non può che arrivare da Prada. I co-direttori creativi Miuccia Prada e Raf Simons hanno trasformato gli abiti della collezione PE25 in un elogio all’imprevedibilità e al rifiuto dell’imitazione: tutto ciò che rende davvero unico il genere umano. Anche l’eleganza diventa così una libertà di scelta, espressa in questa collezione con look futuristici che esaltano gli abbinamenti nati dalla ricerca del contrasto. Minigonne e bluse col fiocco, gonne a tubino e camicie, leggings a vita alta e vestiti lunghi dall’aspetto impalpabile.

La sostenibilità

Un invito alla salvezza e a un gesto d’amore: è lo slogan Save What We Love a definire il mood della collezione PE25 di Stella McCartney, presentata con una sfilata alla Paris Fashion Week. La stilista inglese, leader nell’ambito della sostenibilità non solo per i materiali utilizzati ma anche per i messaggi lanciati, fa del simbolo della colomba – insieme alle parole dello slogan – un vero e proprio manifesto. “Quasi il 50% delle specie di uccelli è in declino. L'industria della moda, da sola, danneggia e uccide 3,4 miliardi di anatre, oche, polli e altro ancora solo per la piuma d'oca. Se vogliamo proteggere gli uccelli per le generazioni di domani, dobbiamo agire per salvarli oggi”, ha spiegato la designer nella dichiarazione riportata da Vogue Italia.

Altra capitale della moda, altra visione della sostenibilità: in Italia è Florania il nome fiore all’occhiello della MFW. La collezione PE25 si contraddistingue per gli abiti dall’approccio trasformativo, tra corde elastiche e tessuti tecnici, o maglieria che cambia colore alla luce solare. Prodigandosi nella ricerca di risorse sostenibili, Florania porta avanti il suo scopo rigenerativo con fibre innovative quali cotone popeline con fondi di caffè, eco-nylon con polvere di marmo e poliestere riciclato testurizzato.

Nell’excursus dei brand sostenibili, non manca infine la casa di moda italiana Cavia. Diretto dalla designer Martina Boero, la collezione Cavia PE25 si chiama Daily Meal: è un viaggio sensoriale ispirato al cibo (non a caso la presentazione si è tenuta nella storica Rosticceria Giacomo) in cui i materiali second-hand fanno da protagonisti. Upcycling e riciclo creativo definiscono così i pezzi – più unici che rari – firmati Cavia.

Categoria: Luxury
Titolo: La moda PE 2025
Autore: Federica Caiazzo