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Turismo esperienziale cercasi

Viaggi più consapevoli e personalizzati tra natura, benessere e avventura.

«Le persone non fanno i viaggi, sono i viaggi che fanno le persone». L’antico adagio di John Steinback vale oggi più di un tempo grazie alla grande fortuna del turismo esperienziale, che negli ultimi anni si è affermato come un nuovo modo di vivere le vacanze. Sebbene l’obiettivo principale dei periodi di pausa dal lavoro resti quello di rilassarsi e staccare dallo stress della vita quotidiana, oggi il desiderio di chi parte è quello di sperimentare una conoscenza più profonda del territorio attraverso una serie di attività che permettano di scoprire le tradizioni enogastronomiche di un luogo, di riconnettersi con l’ambiente o anche soltanto di fare digital detox in luoghi di preghiera come eremi, conventi o santuari.

Dimenticate, allora, le lunghe file di auto in autostrada per raggiungere le località marittime estive. Per chi può, il turismo di massa è da rifuggire, in cambio del turismo esperienziale o responsabile. Parola d’ordine consapevolezza. Ma quali sono le nuove tendenze travel del 2025 e le mete da non perdere?

Dalla 45esima edizione di BIT – Borsa Internazionale del Turismo, conclusasi lo scorso febbraio, emergono nuovi interessanti trend che riguardano prima di tutto il desiderio dei viaggiatori di abbracciare esperienze sempre più tematiche, sostenibili e personalizzate. Tra le nuove tendenze, spicca il turismo legato ai fenomeni naturali, con una forte crescita del noctotourism, ossia le esperienze di viaggio notturne, e dell’astroturismo, vale a dire il viaggio orientato verso l’interesse per l’astronomia. Il 61% dei viaggiatori è disposto, infatti, a spostarsi per ammirare l’aurora boreale, mentre il 60% cerca aree a basso inquinamento luminoso per osservare le stelle. Per quanto riguarda le destinazioni, le mete più richieste spaziano dal Nord Europa, con in testa Finlandia e Islanda, alla Grande Barriera Corallina australiana, dal Mar Rosso egiziano fino a Zambia e Kenya per indimenticabili safari notturni.

Che sia punteggiato da dune dorate o incastonato in scenografiche formazioni rocciose, i deserti sono la meta ideale per riconnettersi con la natura. Le variazioni di luce tra l’alba e il tramonto trasformano il panorama e lo rendono soggetto ideale per tutti gli appassionati di fotografia. Particolarmente suggestiva è l’esperienza nel deserto del Wadi Rum – dall’arabo “Valle della Luna” –, in Giordania. Nel 2011 l’intera area è stata dichiarata Patrimonio dell’Unesco ed è uno degli ambienti più spettacolari di tutto il Medio Oriente. Lo si può visitare con una classica escursione in Jeep o, ancora meglio, soggiornando nelle cosiddette Bubble o Bolle. Si tratta di strutture a forma sferica, dotate di stanze private con bagno, WiFi, aria condizionata, minibar e ogni genere di comfort.

Tra le nuove tendenze, cresce il turismo del benessere, che punta su percorsi di longevità, terapie innovative e viaggi sensoriali immersivi. Oltre alle tradizionali “tappe della salute” nelle più famose città termali d’Europa, da Baden-Baden in Germania a Bath nel Regno Unito, da Spa in Belgio a Vichy in Francia, senza dimenticare Montecatini Terme in Italia, ci sono Paesi come Thailandia e Indonesia dove i resort hanno messo a punto veri e propri “ritiri” dedicati al sonno. Qui è possibile praticare yoga e meditazione, sottoporsi a trattamenti termali e messaggi rilassanti, da combinare con cibi e bevande vitaminiche e ricche di minerali. Per un soggiorno rigenerante.

Uno dei principali fattori che caratterizza la cultura di un determinato luogo è proprio il cibo tradizionale, che permette di connettersi direttamente con le radici del territorio dove si sceglie di trascorrere le vacanze. Secondo il nuovo Rapporto sul Turismo Enogastronomico Italiano promosso dall’Associazione Italiana Turismo Enogastronomico, i tour enogastronomici sono la seconda tipologia di esperienza preferita dai viaggiatori europei (15,3%) subito dopo la natura (16,6%). Con oltre 20,6 milioni di potenziali viaggiatori, il contributo economico complessivo del turismo enogastronomico al Pil nazionale è stimato a più di 40 miliardi di euro. Ad attrarre i turisti sono soprattutto i piccoli borghi e le aree interne, dove è possibile concedersi esperienze gourmet nei ristoranti locali, ma anche visitare le strutture di produzione come cantine o vigneti della zona attraverso la guida di un sommelier esperto. In questo caso si può spaziare dalla Franciacorta al "Chiantishire", dalla Borgogna alla regione dello Champagne. Un’altra esperienza molto apprezzata è la cooking class, ossia l’attività con la quale il turista cucina da sé le pietanze tipiche del posto. Tale attività implica anche la necessità di ricercare da sé tutti gli ingredienti e dunque di scoprire da vicino i prodotti e le caratteristiche della zona.

Cresce anche il turismo sportivo, una forma di villeggiatura che coinvolge l’attività fisica e sportiva come parte integrante, se non principale, dell’esperienza di viaggio. Complice un crescente interesse per uno stile di vita attivo e salutare, le persone cercano sempre più di unire il piacere della vacanza con l’opportunità di praticare sport all’aria aperta. Questo genere di turismo offre l’opportunità di avvicinarsi a una vasta gamma di pratiche sportive, dal golf al tennis, dal nuoto alla canoa, passando per il paddle, il surf, il kitesurf e l’arrampicata, senza dimenticare lo sci e lo snowboard. Quest’anno un booster importante agli sport invernali è dato dalle Olimpiadi Milano-Cortina, che offrono un'ottima occasione per riscoprire le nostre bellissime Alpi. Questa forma di turismo è associata a quello che gli esperti del settore chiamano bravecation, vale a dire il desiderio dei viaggiatori di misurarsi con i propri limiti. Se alcune attività sportive possono essere praticate a livello amatoriale, altre includono esperienze decisamente fuori dal comune come lanciarsi con la zipline, provando, magari, la Jais Flight sulla vetta del Jebel Jais, a Ras Al Khaimah, l’emirato più settentrionale degli Emirati Arabi Uniti, che con i suoi 2,83 km è la più lunga del mondo. Secondo i dati della ricerca Ticket to Travel 2025 di Marriott Bonvoy sei viaggiatori su dieci affermano di essere più coraggiosi in viaggio. In nome dell’autenticità dell’esperienza, si è pronti a tutto pur di vivere il brivido dell’ignoto e il fascino dell’irraggiungibilità. Quelle del 2025 saranno davvero vacanze da ricordare.

Categoria: Travel
Titolo: Turismo esperienziale cercasi
Autore: Elena Fausta Gadeschi