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Milano ha celebrato l’arte contemporanea

Un incontro con Vincenzo de Bellis per rileggere la Art Week 2025.

Dal 1 al 6 aprile, la Milano Art Week ha riportato l’arte contemporanea al centro del dibattito culturale internazionale. Un’edizione intensa e partecipata, che ha visto la città trasformarsi in un palcoscenico diffuso di esposizioni, performance e dialoghi, coinvolgendo musei, fondazioni, gallerie e spazi indipendenti. Per il settimo anno consecutivo, Banca Generali è stata main sponsor della manifestazione, confermando il proprio impegno nella promozione della cultura attraverso il progetto BG ArTalent, che punta a sostenere i più interessanti artisti italiani nel panorama globale.

In questo scenario, abbiamo incontrato Vincenzo de Bellis – curatore di fama internazionale e profondo conoscitore della scena artistica – per riflettere sull’importanza di creare sinergie tra istituzioni pubbliche e private, sul valore della ricerca e sul futuro dell’arte emergente italiana. Un’occasione per osservare da vicino il presente dell’arte, ma anche per intuire ciò che ci aspetta.

  1. Quali criteri ha seguito nella selezione degli artisti per BG Art Talent e come le loro opere dialogano con quelle degli esponenti di spicco dell’arte contemporanea italiana presenti nella BG ArtGallery?

La selezione degli artisti per BG Art Talent si fonda su una visione che mira a individuare pratiche emergenti (intese come le ultime due-tre generazioni) dotate di una voce autentica, capace di inserirsi criticamente nel dialogo con la storia dell’arte italiana recente. Cerchiamo artisti che abbiano una ricerca coerente e riconoscibile, ma anche un’apertura verso la complessità del presente. Il confronto con i grandi nomi dell’arte italiana presenti nella BG ArtGallery non è mai imitativo, ma generativo: gli artisti selezionati non si pongono in sudditanza rispetto al passato, bensì lo interrogano e lo riscrivono.

  1. Quale ruolo gioca Milano Art Week nel panorama artistico internazionale?

Negli ultimi anni, Milano Art Week ha assunto un ruolo sempre più rilevante, sia come piattaforma di visibilità per l’arte contemporanea italiana, sia come punto d’incontro internazionale. Lo dico con un certo orgoglio visto che la Milano Art Week e' stata pensata e iniziata durante la mia direzione di Miart, ormai diversi anni fa. La forza della settimana milanese sta nella sua capacità di attivare un ecosistema complesso, che coinvolge istituzioni pubbliche, fondazioni private, gallerie, spazi indipendenti e, ovviamente miart. La vicinanza con il salone del mobile e' un altro aspetto fondamentale, perche', a dispetto di quanti molti pensano, il weekend che solitamente e' un momento meno internazionale e piu' nazionale, con l'arrivo degli operatori del design, si anima molto di piu' del passato. Milano ha saputo conquistarsi una centralità culturale attraverso una programmazione di qualità e una rete di collaborazioni che la rendono oggi una delle settimane dell’arte più interessanti in Europa. Non si tratta solo di attrarre pubblico internazionale, ma anche di mostrare al mondo una città che riflette sul proprio ruolo nel sistema globale dell’arte, con un’identità chiara e in evoluzione.

  1. Nell’intervista che abbiamo fatto lo scorso anno parlava di un rallentamento naturale del mercato dopo 15 anni di crescita continua. A distanza di 24 mesi, quali principali cambiamenti ha registrato nel mercato dell'arte?

Il mercato ha subito una sorta di “normalizzazione” dopo una crescita lunga e ininterrotta: oggi si distingue di più tra ciò che è effettivamente rilevante sul piano culturale e ciò che ha avuto solo un valore speculativo. I collezionisti stanno mostrando un approccio più selettivo, attento alla qualità, alla provenienza e alla solidità della ricerca artistica. Parallelamente, cresce l’interesse per pratiche più intime, meno legate alla spettacolarità o all’immediato ritorno economico. In questo scenario, anche le fiere e le istituzioni sono chiamate a ripensare il proprio ruolo, puntando meno sul volume e più sulla profondità delle relazioni tra artisti, galleristi e pubblico. È un momento delicato ma anche stimolante: siamo in una fase in cui si ridefinisce il senso stesso del sistema dell’arte.

Categoria: Arte
Titolo: Milano ha celebrato l’arte contemporanea
Autore: Serena Scarpello