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Sotheby's, 1744-2024

La casa d’asta Sotheby’s, fondata a Londra nel 1744, è alla soglia del suo duecentottantesimo anno di attività. Conosciuta in tutto il mondo per aver registrato vendite milionarie da record (ricordiamo Nu Couché di Amedeo Modigliani venduta per $157.2 milioni), ha affermato il suo nome e la sua reputazione nei principali settori del luxury, aprendo sedi nelle principali capitali dei quattro continenti, oltre ad aver inaugurato una sezione dedicata all’arte digitale ai confini del metaverso. Qual è stata l’evoluzione della sua attività nel corso del tempo? Quali vendite record ne hanno caratterizzato il catalogo delle offerte e quali i settori che si sono più sviluppati? Ne discutiamo con Carolina Mostert, Senior Specialist Writer & Proposals Manager, Sotheby’s London.

CM: Sotheby’s ha da sempre osservato e seguito il modo di collezionare delle persone, inserendo nei suoi cataloghi d’asta oggetti d’interesse del momento. Quello che ho potuto osservare dal 2016 a oggi è che i collezionisti tendono a collezionare sempre di più across categories – si tende ovvero a collezionare opere d’arte provenienti da categorie diverse. Non esistono più i collezionisti che si specializzano nel collezionare dipinti antichi, oppure arte contemporanea o moderna, ma tendono a focalizzarsi sull’arte in generale, scegliendo dai vari periodi o stili opere di loro interesse. Pertanto le collezioni risultano essere meno settoriali, ma più tematiche. Questo si riflette nelle principali aste che facciamo ogni anno, sia in autunno che in primavera, tra Londra e New York. All’interno di queste grandi aste (marquee sales) troviamo sia arte contemporanea che moderna, ma anche i molto apprezzati old masters. Fanno eccezione le aste speciali, come per esempio l’asta dedicata agli old masters che avviene spesso a Londra nel mese di dicembre. Questo permette ai collezionisti di avere una visione totale di quello che c’è sul mercato. Questo cambiamento è stato fortemente influenzato dalla rapida digitalizzazione avvenuta nel periodo del Covid-19. Sotheby’s aveva già iniziato a sperimentare le aste online, ma soltanto durante il lockdown tutte le vendite sono avvenute in rete. Al momento le aste si distinguono in aste online, aste dal vivo e marquee sales, un ibrido tra un’asta battuta dal vivo (generalmente a New York) e un’asta in diretta streaming. A queste ultime possono partecipare molte più persone, sia in presenza che da remoto, dando possibilità a collezionisti provenienti da tutto il mondo di contendersi oggetti rari, di diverse categorie. Uno dei settori maggiormente apprezzati è quello del luxury, nello specifico gioielli e pietre preziose. Si passa da diamanti purissimi a orologi molto ricercati che spesso vengono affiancati a opere d’arte d’eccezione. A conferma di questo nuovo trend del lusso, lo scorso novembre 2023 fu una Ferrari classe 1962 ad aprire un’asta d’arte contemporanea a New York, aggiudicandosi $51.7 milioni di dollari. La recente collaborazione con il brand Schiaparelli e la collezione dedicata alla fondatrice e stilista del marchio Elsa hanno segnato un altro traguardo importante per Sotheby’s: durante l’asta di Parigi abbiamo infatti avuto modo di organizzare eventi a tema e creare una campagna marketing volta a promuovere il brand e la storia della stilista, molto influente tra il 1920 e il 1930. Un’altra novità assoluta sono state le vendite relative alle maglie del calciatore e campione del mondo Lionel Messi, e i vari cimeli e memorabilia di uno degli sport più amati d’America, l’NBA. Ciononostante, l’arte moderna e l’arte contemporanea restano il principale settore d’interesse per i nostri collezionisti. Insieme all’arte, hanno però lasciato il segno le mostre e le relative aste di oggetti appartenuti a personaggi pubblici che con il loro talento e carisma hanno inciso un ricordo indelebile in tutti noi, primo tra tutti Freddie Mercury. La sua asta a Londra lo scorso settembre ha lasciato tutti col fiato sospeso.

ST: Nel 2021 l’asta Natively Digital, co-curata da Sotheby’s insieme all’artista londinese Robert Alice, ha inaugurato e legittimato l’entrata dell’arte nativa digitale negli archivi di vendita della casa d'aste. Gli NFT (non fungible tokens) e la loro relativa certificazione su blockchain sono stati i protagonisti di una delle più importanti rivoluzioni dell’arte contemporanea, creando un nuovo mercato per l’arte immateriale. Dopo due anni, importanti vendite e un mercato estremamente volatile, in che modo il digitale continua  a essere ancora un asset su cui investire? Educare al collezionismo digitale è per voi una missione necessaria nel 2024?

CM: Con l’avvento del digitale, Sotheby’s non ha perso tempo ed è stata tra le primissime case d’asta ad aprire una sezione dedicata all’arte digitale certificata tramite tecnologia blockchain (NFT). Oltre alle aste annuali dedicate alle vendite di opere digitali, abbiamo aperto anche un metaverso, uno spazio virtuale in cui il collezionista può avvicinarsi e conoscere meglio l’arte immateriale. Nel giro di pochi mesi il metaverso di Sotheby’s ha però cambiato forma: da marketplace specializzato nel diffondere e promuovere le opere di artisti digitali conosciuti dai navigatori sul web è diventato una piattaforma curata, all’interno della quale immergersi per esplorare il panorama dell’arte generata attraverso l’applicazione di nuove tecnologie, come l’Intelligenza Artificiale (IA). Educare al collezionismo è la nostra missione e il collezionismo digitale è decisamente una sfida che abbiamo accettato e a cui stiamo lavorando. Il digitale a oggi resta una community molto ristretta e poco istituzionalizzata nell’arte contemporanea, soprattutto per volere degli stessi utenti che ne fanno parte, sia artisti che collezionisti. Sarebbe interessante avvicinarsi a questa comunità e raccontarne le dinamiche e i valori, così da interessare un pubblico più ampio, che ama l’arte ma non necessariamente comprende a pieno il potenziale di questa nuova espressione artistica.

ST: L’avvento dell’Intelligenza Artificiale, resa popolare da Chat GPT e altri sistemi generativi di immagini e testo, ha irrevocabilmente segnato la nostra epoca, producendo contenuti artistici e informazioni basati su dati reali o fittizi, così da rendere opere d’arte o notizie al limite del reale. L’IA è un tool potentissimo: in che modo Sotheby’s si relaziona con l’Intelligenza Artificiale? Quali applicazioni, benefici o scoperte sono state rivelate dagli algoritmi customizzati?

CM: Questa è una riflessione importante con la quale ci relazioniamo quotidianamente ormai da qualche tempo. L’IA, così come altri software di apprendimento dati, vengono soprattutto usati dagli artisti digitali per creare progetti unici, in grado di evidenziare l’inevitabile evoluzione di cui tutti noi siamo parte, come nel caso di Robert Alice. Nello specifico Sotheby’s non si è ancora avventurata nell’utilizzo di sistemi d’Intelligenza Artificiale, se non per campagne marketing social media volte a indirizzare al meglio il contenuto della nostra comunicazione. Al momento seguiamo con interesse i vari sviluppi del settore, dando spazio agli artisti che utilizzano in modo creativo le nuove tecnologie per la realizzazione di opere d’interesse sociale.

ST: Nel panorama geopolitico attuale, in che modo riuscite a mantenere alto l’interesse per il mondo del luxury?

CM: Siamo tutti inevitabilmente toccati dall’attualità. Quello che Sotheby’s tende a fare in questo periodo particolarmente intenso è raccontare in modo dettagliato la storia di qualsiasi oggetto che mettiamo in asta – questo vale soprattutto per gli oggetti di lusso. Cerchiamo di comunicare il valore della ricerca, della bellezza e della scoperta. Laddove possibile creiamo sempre una campagna di marketing che, con molto tatto, comunichi i valori che rappresentano il cuore della nostra attività, focalizzando ogni forma di storytelling sull’oggetto in asta.

ST: Come celebrerete i vostri 400 anni di attività?

CM: Sotheby’s è stata fondata nel 1744 e a breve festeggeremo il nostro duecentottantesimo anno di attività. In previsione per il 2024 abbiamo vari tavoli aperti su progetti e partner per le nostre aste. A giugno a Londra avremo una serie di eventi legati alle marquee sales e un programma dedicato all’attività che lanceremo nel periodo estivo, sicuramente ricco di novità che non posso ancora svelare. Consiglio a tutti, però, di non mancare.

Categoria: Arte
Titolo: Sotheby’s, 1744-2024
Autore: Serena Tabacchi