Le tensioni geopolitiche non frenano la crescita
L’attuale contesto geopolitico rimane caratterizzato da instabilità e tensioni internazionali. Da un lato, prosegue la guerra tra Russia e Ucraina e si intensificano i conflitti in Medio Oriente tra Hamas e Israele; dall’altro, il 2024 sarà uno dei più intensi anni elettorali della storia, con potenziali impatti sull’evoluzione del rischio geopolitico oltre che sulle future politiche fiscali e sui piani di spesa dei vari Paesi interessati.
Sullo sfondo, un’inflazione ancora elevata nella maggior parte delle economie potrebbe indurre le principali banche centrali ad allentare le proprie politiche monetarie restrittive più tardi rispetto a quanto si fosse ipotizzato sinora.
Ciononostante, l’economia mondiale continua a crescere, seppur a ritmo meno intenso rispetto al passato. Addirittura, si registrano segnali di moderato ottimismo che dipingono uno scenario più favorevole alla crescita mondiale rispetto a quanto prospettato fino a qualche tempo fa. Le stime del FMI vedono, infatti, il Pil globale crescere nel 2024 allo stesso ritmo del 2023, al 3,1%; quelle dell’OCSE lo proiettano al 2,9%, in miglioramento rispetto al 2,7% previsto tre mesi fa.
Oltre ad eventi di natura esogena, come i conflitti bellici, anche altri fattori legati all’attuale contesto storico sono entrati in gioco nel panorama economico, ad esempio i temi legati all’intelligenza artificiale (AI), le cui applicazioni e prospettive di utilizzo stanno influenzando le sorti dell’economia globale.
Gli sviluppi che hanno riguardato l’AI hanno contribuito, ad esempio, a sostenere le valutazioni dei cosiddetti «Magnificent 7» (Apple, Microsoft, Alphabet, Amazon, Nvidia, Meta e Tesla), ovvero delle società statunitensi che ad oggi hanno raggiunto i maggiori livelli di capitalizzazione a Wall Street, rappresentando, nel loro insieme, oltre il 28% dell’S&P 500. Tali circostanze hanno riportato di attualità il tema della concentrazione degli indici azionari, in particolare di quello globale (MSCI World/MSCI ACWI) e di quelli statunitensi (S&P 500/Nasdaq 100), proprio mentre numerosi indici azionari hanno raggiunto nuovi massimi storici.
In un simile contesto, la diversificazione degli assets nella composizione del portafoglio assume un ruolo di primaria importanza. È perciò importante avvalersi di una consulenza attenta alle esigenze di investimento, capace di costruire portafogli in grado di fronteggiare al meglio l’evoluzione del contesto macroeconomico e dei mercati finanziari. A tal fine, Banca Generali può contare su una vasta offerta di soluzioni di risparmio, modulabili nel tempo, e su una selezione delle migliori proposte di investimento dei primari asset manager internazionali. Siamo sempre attenti alle esigenze di pianificazione e di protezione del patrimonio dei nostri clienti e delle loro famiglie, sia nell’ambito finanziario e assicurativo sia in quello immobiliare, corporate e artistico, con una consulenza che contempla strategie sia a breve sia a lungo termine e pone al centro la cura delle esigenze del nucleo familiare, per favorire un dialogo intergenerazionale tra i vari membri.
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Di: Markets Strategy Banca Generali