Il concorso Villa d'Este
Equipaggi vestiti secondo l’epoca delle auto su cui viaggiano siedono ai tavolini del più celebre albergo sul lago in attesa di sfilare, mentre la giuria controlla con occhio implacabile l’autenticità o il perfetto restauro delle “signore” a quattro ruote. Sotto l’albero secolare che si abbevera dalle acque del Lario, un petroliere texano – con cappello regolamentare da cowboy – chiacchiera con un immobiliarista di New York, vicini a un collezionista giapponese che chiede al designer com’è nata l’idea della sua auto parcheggiata a pochi centimetri dal lago.
Benvenuti al Concorso d’Eleganza Villa d’Este: sorta di favola riservata ai modelli più belli, rari e preziosi del mondo. Una volta all’anno, ultimamente in maggio, una cinquantina di auto storiche convergono sul prato del Grand Hotel di Cernobbio dai più famosi musei e collezioni private del mondo per mostrare il loro fascino. L’evento è infatti dedicato all’esibizione in pubblico di quei capolavori automobilistici che hanno fatto la storia del design, della tecnologia e dello stile. Modelli unici ed esclusivi, autentici monumenti viaggianti che fanno del “Villa d’Este” il più importante appuntamento mondiale di questo genere. Parliamo di un concorso che data la prima edizione al 1929 e che da allora ha dato il nome ad auto dal fascino eterno come l’Alfa Romeo 6C 2500 Villa d’Este. In più ha ispirato una serie di eventi anche più noti e giganteschi come quelli di Pebble Beach e Amelia Island, ma non così speciali come quello che si tiene nel parco della struttura lariana.
Come detto, il concorso è stato organizzato per la prima volta ben 94 anni fa dal Grand Hotel Villa d’Este e dall’Automobile Club di Como, sul modello di altre rassegne simili già organizzate in Italia e all’estero. Nel 1933 l’organizzazione passa al solo Automobile Club di Como che trasferisce la sede nella vicina Villa Olmo fino al 1937, anno in cui viene soppresso. Dopo la forzata pausa bellica, a dieci anni di distanza, il concorso torna: nel 1948 non viene assegnato alcun premio, mentre nel 1949 si tiene l’ultima edizione “classica” del premio, che viene vinto dall'Alfa Romeo 6C 2500 SS Coupé realizzata dalla Carrozzeria Touring: da lì in poi diventerà la già citata Villa d’Este. Dopo un revival isolato nel 1986 e alcune edizioni negli anni Novanta – organizzate dal giornalista Angelo Tito Anselmi e dal Grand Hotel – a partire dal 1999 l’evento viene organizzato annualmente grazie al contributo del Gruppo Bmw.
Nelle ultime edizioni a affiancare la storia sono arrivati studi di design e prototipi, oltre alle ultime novità del gruppo tedesco: per esempio, nel 2023, si sono viste l’edizione speciale della Bmw 3.0 Csl, affiancata dalla sua illustre antenata del 1973, la nuova Mini Cooper SE Cabrio e la Rolls Royce Spectre, prima auto elettrica del marchio inglese. Il bello della manifestazione è che mentre il sabato solo i partecipanti e gli addetti ai lavori possono godersi le straordinarie vetture, domenica avviene il trasferimento da Villa d’Este a Villa Erba con la possibilità per tutti di ammirarle nel giardino e successivamente nella sfilata delle vetture pomeridiana.
Le auto iscritte dai partecipanti vengono attentamente selezionate dagli organizzatori per completare le categorie che cambiano spesso definizione di anno in anno e rappresentano precisi periodi e tipologie di vetture. Per esempio, l’edizione del 2023 ha visto otto classi. La classe A è stata quella celebrativa della 24 Ore di Le Mans, con vetture che fanno girare la testa solo a nominarle, come la Aston Martin DB2 1950, le Ferrari 250 Gto del 1962, Testa Rossa del 1959 e 512 BB LM del 1981, la Porsche 936/77 del 1976 Sport Prototype e la Ford GT 40. Poi le classi B e C, dedicate alle regine anteguerra lussuose e velocissime come Lancia Astura, Alvis Speed, Lagonda V12 Rapide, Bentley 4 1/4 Litre, Bmw 328, Lancia Lambda Casaro, Mercedes-Benz 680
S. La classe D, esotica quanto basta, ha portato nella terra dei maragià, con le luccicanti Rolls Royce Silver Ghost, Sport Phantom e Duesemberg SJ. I 75 anni di Porsche sono stati celebrati nella classe E, mentre le classi F, G ed H hanno puntato sul glamour con le più famose GT europee del dopoguerra, vetture iconiche del made in Italy e le decappottabili.
A conferma di un mondo estremamente vivace, ogni anno la categoria Concept Car e Prototipi acquista sempre maggiore importanza: nel 2023 si sono visti “gioielli” quali la Pagani Huayra Codalunga (che ha conquistato il Design Award), la Hyundai N Vision 74, la barchetta Kode61 Birdcage dello studio di design di Ken Okuyama, la S9 Concept e la Bugatti W16 Mistral Roadster. Bellissimi, ma ovviamente non possono avere la storia delle auto che hanno vinto i due premi della manifestazione. La Coppa d’Oro è andata infatti alla meravigliosa Ferrari 250 GT Spyder California del 1961: rara variante a passo corto della Gran turismo del Cavallino – carrozzata da Pininfarina e Scaglietti – di proprietà di Jonathan Hui che fa parte della Keybridge Collection in quel di Hong Kong. Invece il Trofeo BMW Group - Best of Show è stato assegnato a una rarissima Duesenberg SJ Speedster del 1935, bicolore gialla e nera, interamente fatta a mano. È uno dei pochi esemplari prodotti dalla Duesenberg – casa statunitense produttrice di vetture sportive e di lusso, attiva dal 1913 al 1937, e amata dai divi di Hollywood dell’epoca. A questo punto, per i tanti fedeli delle auto storiche ma soprattutto per gli appassionati di auto in genere, vale la pena segnarsi le date del prossimo Concorso di Eleganza: dal 24 al 26 maggio. Sarà un altro show.
Categoria: Motori
Titolo: Il Concorso Villa d’Este
Autore: Maurizio Bertera