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Lettera ai Consulenti dall'Amministratore Delegato Gian Maria Mossa

Cari Colleghi,

le ultime settimane hanno confermato la gravità della pandemia e ogni giorno leggiamo il bollettino coi bilanci delle infezioni, vittime e guarigioni in un quadro che si è ormai esteso a livello globale. Ogni giorno ci arrivano inoltre nuove previsioni sull’impatto economico di questa crisi. Le principali banche d’affari danno ormai per scontata una crisi globale che colpirà in modo più significativo l’Europa ma senza risparmiare le maggiori economie.

AD Gian Maria Mossa

Una recessione molto violenta è considerata ormai inevitabile, ma è anche vero che più forte è il momento di difficoltà e più forte è anche la reazione. I mercati continuano a presentare una volatilità senza precedenti anche a causa della leva finanziaria generata in questi anni e del crescente peso delle gestioni quantitative e passive che amplificano i movimenti direzionali.

In situazioni come queste è importante cercare da una parte di ridurre l’incertezza e dall’altra di far capire che esiste la fine del tunnel e che si deve pensare al futuro: tutto questo ha una valenza enorme sotto l’aspetto psicologico. E qui emerge la responsabilità del nostro ruolo.

Dobbiamo essere vicini alle famiglie come un’ancora di salvataggio: agire in maniera diretta e proattiva, offrendo punti fermi a cui ci si possa aggrappare in modo da evitare di prendere decisioni solo sulla base dell’emotività. Il supporto di un professionista è fondamentale per affrontare con competenza le sfide dei mercati e controllare la qualità dei propri strumenti di risparmio. E mai come oggi risulta valido l’avvertimento che le performance passate non sono una variabile da considerare quando si opera una scelta.

Per muoversi in un contesto così complesso serve prima di tutto avere la massima trasparenza, stare vicini ai bisogni dei risparmiatori e aiutarli nel controllo e nella protezione delle posizioni, fornire informazioni precise sullo stato di salute e la solidità della nostra realtà, e spiegare le azioni compiute per tutelare i risparmi affidati in gestione.

La Banca ha da sempre un profilo di investimento molto prudente e anche in questo caso già da metà febbraio ha aumentato le posizioni difensive non appena il virus aveva cominciato a fornire segnali preoccupanti di diffusione al di fuori della Cina. Oltre alla cautela nell’approccio agli investimenti abbiamo poi lavorato per garantire la migliore diversificazione e liquidabilità degli asset, che è un ulteriore nodo emerso sul mercato.  

La presa di coscienza della gravità della situazione ha dato negli ultimi giorni una scossa ad agire a tutti i principali Governi ed alle Banche centrali di tutto il mondo. Non dimentichiamo che questa è una crisi globale - non di un Paese, né nata nell’ambito finanziario – e il sistema è in grado di fornire fondi per alleviare le tensione, cosa che in realtà sta già accadendo.

Queste iniziative saranno sufficienti a controbilanciare gli effetti economici devastanti della crisi? Personalmente credo di sì se aggiungeremo ancora due ingredienti fondamentali. Il primo riguarda il senso d’Europa. Un pensiero politico europeo è necessario per far sì che questa situazione crei l’opportunità di una maggiore coesione ed una maggiore concertazione delle iniziative a supporto dei singoli Paesi. In questi ultimi giorni si sono visti i primi segnali in questa direzione.

Il secondo ingrediente riguarda la necessità di pensare al dopo. Non possiamo lasciare spegnere la fiammella ormai molto tenue del fare impresa e le modalità/tempistiche con cui ripartiremo ci diranno molto della possibilità di una ripresa.  E’ di fondamentale importanza far affluire denaro all’economia reale in un momento come questo. In questo senso è importante riconsiderare anche soluzioni alternative che avvicinino il risparmio all’economia reale, offrendo alle Pmi italiane un altro canale di finanziamento rispetto a quello bancario tradizionale e al tempo stesso un’opportunità di rendimento al risparmio delle famiglie.

Siamo quindi di fronte a un punto cruciale dove occorre fare scelte di lungo periodo, ed è proprio in queste fasi che si può guardare con rinnovata attenzione alla pianificazione delle posizioni.

Nonostante la criticità del momento abbiamo fatto tutti gli sforzi possibili per mantenere al meglio, con piena efficienza, l’operatività della banca. La sicurezza delle nostre persone è un priorità e grazie agli investimenti in tecnologia che abbiamo creato nel tempo siamo stati in grado in tempi celeri di avviare le modalità del lavoro a distanza, garantendo comunque tutti i servizi. Un ringraziamento particolare va a tutte quelle persone che sono più di altri anche fisicamente in prima linea per cercare di assistervi al meglio. Non solo i colleghi delle filiali, che ringraziamo per gli sforzi e i sacrifici, ma anche tutte le persone che nel loro ruolo continuano a garantire assistenza, operatività e reattività alla nostra banca. Ma oltre al supporto fisico dei colleghi ricordiamoci che la tecnologia è una colonna portante del nostro modello di business. L’innovazione ci accompagna da anni nei prodotti, nelle piattaforme e negli strumenti a disposizione dell’operatività. Anche se siamo una banca private con al centro il valore della relazione possiamo contare su un home banking con una delle migliori operatività del mercato, allo stesso modo è possibile svolgere gli ordini a distanza tramite la nostra soluzione via smartphone della digital collaboration e le modalità di ordine via mail e il contact center sono pienamente operativi. Ci rendiamo conto che la situazione presenta molti ostacoli ma voglio assicurarvi che il lavoro di noi tutti è orientato a rimuoverne il più possibile al vostro lavoro nel servizio ai clienti.

Per concludere, tra i tanti fatti ed emozioni delle ultime settimane ce n’è una che sento molto vicina e mi dà grande fiducia per il futuro. E’ lo straordinario spirito dimostrato in questa emergenza da noi tutti. Il senso di appartenenza e condivisione che era molto che non si vedeva. La voglia di riscoprire il nostro essere italiani. Da questo spirito dobbiamo ripartire con dedizione e orgoglio per l’impegno che abbiamo nel nostro ruolo sociale al fianco delle famiglie.

Senso di responsabilità, determinazione e spirito di iniziativa ci aiutano a navigare in un mare in tempesta senza farci mai perdere la direzione. L’inizio della fine di questo incubo è più vicina di quanto possiamo sperare e tenere la testa alta ci aiuterà ancora una volta a mettere a disposizione della collettività i valori e quegli elementi distintivi che hanno fatto della nostra banca un punto di riferimento nel risparmio e nel private banking in Italia. 

Gian Maria